Viadotto Albinia, Orbetello (GR)
Al fine di adeguare lo svincolo di Albinia della S.S.1 Aurelia, nel comune di Orbetello, è stato progettato un intervento sopraelevato che supera la stessa S.S.1 Aurelia e la linea ferroviaria litoranea. Il servizio in questione ha interessato la progettazione esecutiva dell’impalcato e la variante di una porzione di viadotto a causa di sopraggiunte esigenze di ordine tecnico.
L’impianto strutturale dell’opera in questione consiste in una sequenza di tre viadotti, identificati nel seguito con la numerazione da uno a tre, in struttura mista acciaio calcestruzzo.
L’opera identificata con il nominativo “Viadotto n.1” si sviluppa dalla spalla SP1 alla pila P4, mediante la sequenza: SP1 – P0’ – P0’’ – P0 – P1 – P2 – P3 – P4. Dal punto di vista strutturale, dalla spalla SP1 alla pila P0 la struttura è di tipo torsiorigida, caratterizzata da appoggi intermedi di tipo eccentrico rispetto all’asse del ponte e disposti a quinconce, dalla pila P0 alla pila P4, invece, essa assume l’aspetto tipico di travata formata da due travi parallele. Nel dettaglio, l’intero impalcato si articola su sette campate, rispettivamente di luce pari a 14,53 – 20,68 – 15,79 – 35 – 40 – 40 – 46,5 metri. La larghezza complessiva dell’impalcato è costante e uguale a 11,20 metri. In pianta, l’asse stradale risulta curvilineo. La sezione trasversale, oltre alla componente in calcestruzzo di larghezza pari a quella dell’impalcato, è formata da due travi in acciaio poste ad un interasse di 6,5 metri con interposta una trave di spina. Nel tratto SP1-P0 le travi in acciaio hanno un’altezza diversa e sono connesse sia all’intradosso sia all’estradosso da controventi di torsione; la travi hanno un’altezza rispettivamente pari a 1,1 metri e 1,455 metri; nel tratto P0-P4, invece, le travi sono di altezza costante e misurano 2,2 metri al netto delle piattabande aggiuntive. Le travi principali sono collegate mediante traversi, caratterizzati da una sezione a doppio T, a tutta altezza o non a seconda che si tratti della porzione di viadotto compreso tra SP1 e P0 o della porzione tra P0 e P4. Per la stabilità della struttura durante le fasi di costruzione, nonché per la sua resistenza nei confronti delle azioni laterali, è inoltre prevista la presenza di un sistema controventante.
Il “Viadotto n.2” si sviluppa dalla pila P4 alla pila P16, esso è in rettilineo e si articola su dodici campate della medesima luce, pari a 46,5 m. La larghezza complessiva dell’impalcato è costante e uguale a 11,20 m. Lo schema strutturale riprende quello del Viadotto 1 nella porzione P0-P4.
Il “Viadotto n.3”, infine, si sviluppa dalla pila P16 alla spalla SP2, esso si articola su sei campate di luce, rispettivamente, pari a 46,5 – 41 – 46,5 – 46,5 – 46,5 – 38 metri. La larghezza complessiva dell’impalcato è costante e pari a 11,20 metri tra le pile P16 e P18, variabile da 11,2 a 12,4 metri tre le pile P18 e P19 e, infine, ancora costante e pari a 12,4 metri dalla pila P18 alla spalla SP2. L’asse stradale risulta rettilineo tra le pile P16 e P18, curvilineo nella rimanente parte. La sezione trasversale dell’impalcato, sebbene simile a quella già richiamata per gli altri due viadotti, è caratterizzata da un allargamento delle travi principali che da un interasse di 6,5 metri tra le pile P16-P18, passa a 7,7 metri dalla pila P18 in poi. Le travi in acciaio hanno un’altezza complessiva, misurata al netto delle piattabande aggiuntive, di 2,2 metri ad eccezione della campata posta tra le pile P17 e P18 dove, per esigenze legate al traffico della linea ferroviaria sottostante, la sezione è rastremata e raggiunge un’altezza in mezzeria pari a 1,3 metri.
Per le sottostrutture, esse sono realizzate in cemento armato ordinario. Le pile, di altezza variabile, hanno tutte la medesima configurazione geometrica. Quando presenti in coppia sulla medesima sezione trasversale del ponte, esse risultano formate da due fusti separati nel tratto in elevazione e uniti alla base dalla zattera di fondazione.
La costruzione è stata eseguita per la parte metallica dalla Cordioli & C. (VR); per la parte edile dalla Sales S.p.a. (ROMA). Committente: ANAS S.p.a. Direzione Centrale e Progettazione.