Ponte girante nel porto Mediceo di Livorno
Il nuovo ponte mobile al porto Mediceo di Livorno sostituisce un vecchio ponte girante a due volate parzialmente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale e non più utilizzabile. Il progetto è stato scelto sulla base di una procedura di appalto concorso in cui è risultata vincitrice la ORTOLAN srl (TV), Committente, Autorità Portuale di Livorno. La carreggiata, richiesta dalla Committente, ha una larghezza fuori tutto di 7,90 m organizzata con una parte carrabile centrale della larghezza di 5,50 m e due marciapiedi ai lati di 1,20 m.
Il nuovo ponte girante è a volata unica con luce libera di movimento, tra l’asse della cerniera sferica e l’estremità libera del ponte, pari a 40 metri e con franco libero sul canale di oltre quattro metri.
La sezione trasversale, di tipo chiuso con controvento inferiore di torsione, presenta superiormente una piastra ortotropa con lamiera di spessore variabile tra 16 e 18 mm e con irrigiditori longitudinali in piatti a bulbo. I due marciapiedi laterali sono in lamiera dello spessore di 30 mm senza alcun irrigidimento longitudinale. I diaframmi sono posti all’interasse di 1,50 metri con l’interposizione di diaframmi a parete piena ad interasse di 4,50 m per migliorare la distribuzione delle tensioni e ridurre l’ingobbamento della sezione per azione torcente. Le piattabande sono in acciaio di grosso spessore (60 mm) in modo da raggiungere un’inerzia sufficiente a contenere le deformazioni in apertura entro limiti accettabili.
Lo schema strutturale, del tutto innovativo, non prevede zavorra e si presenta, in estrema sintesi, come una trave continua su tre appoggi che durante il movimento si riducono a due: questa scelta ha rappresentato una sensibile riduzione dei costi ed un generale miglioramento strutturale con ridotte deformazioni, migliore comportamento per effetti dinamici e drastica riduzione del danneggiamento per fatica. La struttura è di tipo metallico interamente prefabbricata in officina, senza alcun collegamento bullonato con l’unica eccezione per le parti rimovibili per manutenzioni. La composizione dell’impalcato prevede l’utilizzo di profili aperti, lamiere e piatti a bulbo in modo da rispettare tutte le migliori prescrizioni di durabilità. La movimentazione della struttura è ottenuta per mezzo di cilindri idraulici a doppio effetto e semplice uscita in modo da garantire la velocità del movimento, la silenziosità delle manovre e la facilità di manutenzione. Le sottostrutture sono di tipo corrente in cemento armato ordinario fondate su pali di medio diametro (80 cm) verificati con ampio margine rispetto alle condizioni di esercizio e con barre di acciaio zincato a caldo. Il contrasto posteriore è stato precompresso con barre GEWI del diametro di 50 mm in modo da eliminare la fessurazione delle parti in c.a. con sensibile miglioramento della durabilità dell’intero manufatto. La costruzione del ponte è stata organizzata in modo da ridurre al minimo il tempo di realizzazione; l’intero ponte prefabbricato nelle officine di Trieste è stato trasportato su natante e posto in opera già dotato di tutta la dotazione impiantistica. Il ponte è stato inaugurato il 19 aprile 2002 ed è attualmente in esercizio.